Abbiamo visto, nell’articolo sui fattori che influenzano il vino, che l’ambiente naturale è uno dei 5 fattori fondamentali. Esiste quindi uno stretto legame tra la natura ed il vino nel nostro calice.
Ma “natura” è una parola piuttosto generica. Vediamo nel dettaglio come l’ambiente e la natura condizionano la crescita della vite, e di conseguenza il vino.
Per crescere sana la vite ha bisogno di:
- Anidride Carbonica (CO2)
- Sole
- Acqua
- Calore
- Nutrimento
L’anidride carbonica si trova naturalmente nell’aria, mentre gli altri elementi dipendono da clima e meteo.
Clima
Il clima descrive le condizioni meteorologiche (sole, pioggia, temperature) che ci si aspetta in un anno tipico.
Il clima è quindi quello che si prevede che succeda, mentre il meteo è quello che succede effettivamente in un anno.
I climi adatti alla produzione del vino possono essere divisi in freddo, moderato e caldo. Questi dipendono principalmente dalla latitudine: più ci si avvicina all’equatore, più il clima è caldo. Le latitudini ideali per coltivare il vino sono comprese tra il 30° e il 50° parallelo Nord, e il 30° e il 50° parallelo Sud.
In realtà ci sono anche altri fattori che influenzano il clima: l’altitudine sul livello del mare e gli oceani.
Infatti, alla stessa latitudine, una regione più “alta” avrà un clima più freddo, mentre l’oceano può rendere il clima più caldo o più freddo, a seconda delle correnti e della temperatura dell’acqua.
Il clima ha un’influenza fondamentale sulla maturazione dell’uva, e di conseguenza sulle caratteristiche del vino.
Infatti, alcune varietà hanno bisogno di un clima caldo per maturare completamente, come il Cabernet Sauvignon, che in climi freddi produce vini amari, astringenti, eccessivamente tannici e carenti di aromi fruttati.
Altre varietà, come il Pinot Nero, preferiscono climi freddi: in climi caldi, i vini che produce tendono ad assumere sentori di marmellata e cotto.
In generale, possiamo dire che:
– clima caldo: più alcol, un corpo pieno, più tannini e meno acidità,
– clima freddo: meno alcol, corpo leggero, meno tannini e più acidità.
Meteo
Abbiamo detto nel paragrafo precedente che il meteo è quello che realmente succede durante un anno. Il meteo dunque varia di anno in anno, ed è per questo che vini di annate diverse possono avere caratteristiche diverse, in particolare nelle regioni in cui il meteo è molto variabile, come Bordeaux o la Champagne.
Il periodo più importante è quello della crescita della vite: durante questo periodo calamità come gelate, grandine, alluvioni, possono gravemente danneggiare l’uva, che marcisce o si riempie d’acqua, limitando la produzione o diminuendo la qualità del vino.
Per evitare questi inconvenienti, e mantenere uno stile consistente nelle varie annate, molti produttori, in particolare le cantine più grandi e famose, distribuiscono i vigneti in diverse zone, oppure assemblano differenti varietà di uva.
Sole
La luce del sole è importantissima per tutte le piante, e la vite non fa eccezione. E’ proprio grazie al sole che la vite riesce a trasformare l’anidride carbonica e l’acqua in zucchero. Lo zucchero contenuto negli acini è fondamentale, perché durante la fermentazione viene trasformato in alcol.
Dunque, se non c’è abbastanza sole, l’uva non matura completamente, e di conseguenza il contenuto di alcol sarà ridotto.
Per massimizzare la quantità di sole, dove è possibile, i vigneti vengono piantati su colline esposte a Sud/Sud-Est, nell’Emisfero Settentrionale, il nostro, e a Nord/Nord-Ovest, in quello Meridionale, ad esempio in Cile o in Australia.
Un altro accorgimento è quello di piantare i vigneti vicino ad uno specchio d’acqua, ad esempio un fiume, che rifletta la luce e aiuti la maturazione.
Acqua
L’acqua necessaria alla vite proviene principalmente dalla pioggia.
La vite è una pianta che ha bisogno di poca acqua: in Europa, nella maggior parte delle zone vitivinicole, e per produzioni di qualità, non è consentito irrigare. Per produzioni massive di vini economici, e in particolare al di fuori dell’Europa, l’irrigazione è invece una tecnica consentita, in modo da ottenere delle rese più abbondanti.
Troppa acqua causa una diluizione del vino, e i ristagni d’acqua sono nocivi per le radici, per questo i migliori vigneti si trovano su terreni capaci di drenare bene l’acqua, come gesso o ghiaia / sassi.
Una pioggia eccessiva inoltre può causare funghi e muffe, che portano l’uva a marcire.
Calore
Il calore è necessario per la produzione di zucchero, ma anche in questo caso è necessaria moderazione. In condizioni estreme infatti la produzione di zucchero si interrompe. Per questo le latitudini più adatte a coltivare la vite sono quelle comprese tra i 30° e i 50° Nord e Sud dell’Equatore.
I fattori principali che influiscono sul calore sono il clima e il meteo, ma anche il suolo è importante, perché può assorbire o riflettere il calore (es. un suolo di sassolini riflette la luce del sole, scaldando la vigna).
La vite ha anche la capacità di termoregolarsi, ossia disperdere il calore quando in eccesso, attraverso la traspirazione dalle foglie, un po’ come facciamo noi con il sudore.
Nutrimento
Gli zuccheri, prodotti dalle foglie tramite la fotosintesi, hanno innanzitutto la funzione di nutrimento per tutta la pianta. Lo zucchero viene prodotto tramite l’anidride carbonica nell’aria assorbita dalle foglie, e l’acqua nel terreno assorbita dalle radici.
La vite non ha bisogno di molto nutrimento, quello che serve, solitamente, è in grado di procurarselo dal suolo. In generale per ottenere vini di qualità, si preferiscono suoli poveri di nutrienti: suoli molto ricchi faranno produrre alla pianta troppo fogliame e troppa uva, che risulterà però meno concentrata.
Per citare Alberto Fiorini, caro amico produttore: “La torta è una, e in più siamo a mangiarla, meno ne mangeremo.” Stessa cosa vale per l’uva: più grappoli ci sono, meno nutrimento avrà ogni grappolo.
Ottimo articolo ma non dice quando è in che fase aggiungere solfiti, chiarificanti e lieviti. Soprattutto i tempi di macerazione e fermentazione sono poco chiari.
Grazie in anticipo per un eventuale risposta.
Cordiali saluti.